► ¿ I ' m. di prudenza è stato l'ostacolo maggiore da superare. 1 fatti han- no invece dimostrato che esiste un vivo interesse dei lavoratori e nostro al superamento di un'or- ganizzazione del processo pro- duttivo basato sulla deresponsa- bilizzazione e teso ad evitare la partecipazione del sindacato e della gente alle scelte collegate al- la produzione». Giuseppe Cavalitto «Considerando la qualità, uno dei punti cardinali dell'impresa avremmo voluto progettare in- sieme all'Azienda il piano qualità fin dalla fase "sperimentale" pro- mossa dalla Fiat. Abbiamo supe- rato questo limite rilanciando iniziative promozionali con i la- voratori a livello di stabilimento, partendo da Rivalta». - Quale aspetto dell'iniziativa ha riscosso maggior successo da parte dei lavoratori? Carlo Festucci «Sicuramente il ruolo proposi- tivo che viene assegnato alla gen- te e alle Organizzazioni sindacali. Ruolo che dovrà, a nostro giudi- ILLUSTRATO « MARZO 1992 11 zio, essere ampliato. Si dovrà au- mentare altresì il significato con- creto dei vantaggi perseguibili dai lavoratori in termini di sala- rio, professionalità e modo di la- vorare». Giuseppe Cavalitto «Certamente il riconoscere a loro la capacità di proposta supe- rando la tradizionale funzione esecutiva, sia pure con delle diffe- renze da stabilimento a stabili- mento». Luigi Angeletti «Ha riscosso particolare suc- cesso tra i lavoratori soprattutto la possibilità di presentare sugge- rimenti per modificare il proces- so produttivo che li coinvolge di- rettamente. Poter esprimere pa- reri su questo specifico aspetto ha contribuito ad eliminare quel senso di frustrazione provato in passato quando le osservazioni spesse volte neanche venivano ascoltate». Pier Paolo Baretta «La soddisfazione di veder ri- conosciute le proprie idee e l'im- pegno sul lavoro. Dimostrare che ► Luigi Mazzone «L'Azienda fino ad oggi è stata forse troppo prudente nel muo- versi su questa strada. E, per quanto comprensibile, l'eccesso Luigi Angeletti «Il Sindacato si è posto più di una domanda circa la reazione dei lavoratori di fronte a questa ini- ziativa sulla qualità che richiedeva la loro diretta partecipazione. Quale sarebbe stato, agli occhi dei lavoratori, il grado di credibilità del progetto stesso era forse la questione a cui difficilmente si sa- rebbe potuto aprioristicamente dare una risposta. A tutto ciò si aggiungevano altri dubbi: sarebbe stata oggettiva la procedura tesa ad individuare la congruità dei suggerimenti? Questi ultimi sareb- bero poi stati realizzati concreta- mente dall'Azienda? Proprio per prevenire questi eventuali proble- mi, il sindacato si è impegnato in un'opera di promozione e di so- stegno sensibilizzando i lavorato- ri. La risposta è stata soddisfacen- te e, sia da parte aziendale sia dalle commissioni tecniche preposte al- la valutazione, sono giunti segnali incoraggianti».