IN PRIMO PIANO L'incontro con la presidenza Una scelta di sviluppo Con il più grande piano di investimenti della sua storia nasce la nuova Fiat. Una squadra aziendale solida e compatta per superare la burrasca della congiuntura e del mercato Dice Giovanni Agnelli: «Stiamo affrontando uno dei periodi più duri da molti decenni a questa parte, ma per quanto forti possano essere i venti di burrasca della congiuntura e del mercato, l'Azienda si mantiene ben salda e continua ad attrezzarsi per trovarsi pronta al momento della ripresa». Aggiunge Cesare Romiti: «Con spirito di partecipazione e con la compattezza e la solidarietà di tutta la squadra aziendale potremo accettare le sfide più impegnative e vincerle». Questi i passi più significativi degli interventi del Presidente e dell'Amministratore delegato della Fiat all'incontro di fine anno con direttori, dirigenti e capi, che si è svolto il 18 dicembre al Lingotto. «Siamo ormai alla fine di un anno molto difficile, anzi, drammatico per il nostro Paese e fortemente critico per tutto il mondo industrializzato - ha esordito Cesare Romiti -. Ci auguravamo che nel '92 si invertisse la tendenza mondiale al rallentamento dell'attività economica, ma così non è stato. In realtà siamo nel mezzo Due filmati al lingotto BILANCIO DI UN ANNO DIFFICILE Gli interventi di Giovanni Agnelli e di Cesare Romiti sono stati preceduti da due filmati. Il primo, partendo dalla svalutazione della lira ha ripercorso il difficile scenario economico in cui il nostro Paese e la nostra Azienda si trovano ad operare. L'altro ha illustrato l'andamento del Gruppo Fiat, che pur tra le difficoltà, è stato di sostanziale tenuta. Le immagini hanno portato al Lingotto la testimonianza concreta di quanto l'Azienda stia facendo per gestire nel migliore dei modi la trasformazione. A cominciare da Melfi, dove a diciassette mesi dall'inizio degli scavi e a quattordici dall'avviamento delle linee, i lavori procedono secondo i programmi. I nuovi stabilimenti - come è noto - adotteranno il modello organizzativo della fabbrica integrata dove le tradizionali squadre sono sostituite dalle UTE, le Unità tecnologiche elementari: tanti piccoli stabi-