cronache dell'azienda illustratofiat 7 CENTRALINA DI CONTROLLO .PANNELLI ISOLANTI E INSONORIZZANTI MOTORE 127 SCAMBIATORE GAS/ACQUA mmm AiXOO, GAsnniA SOGAS Nei programmi della Fiat per il contenimento del consumo di combusti- bili tradizionali si parla del ricorso alle energie rinnovabili ed all'energia nucleare. A proposito delle prime: sole, vento, mare, biomassa, gli specialisti del Gruppo avvertono: «Dobbiamo realisticamen- te essere consci che tali nuove energie possono da- re nei prossimi anni sol- tanto un contributo mar- ginale al soddisfacimento delle nostre necessità energetiche». Tuttavia la strada delle energie rinnovabili va per- corsa sino in fondo e senza indugi, specialmente —so- no ancora i competenti a dirlo — per le applicazioni dell'energia solare a «bas- sa temperatura». La Fiat produce collet- lettori e concentratori so- lari. generatori eolici, pompe di calore, piccole turbine idroelettriche. Una scuola di Cambiano presso Torino è riscaldata con il sole. L'impianto è costruito dalla Fiat in col- laborazione con il Comu- ne. Dato il clima freddo del Piemonte, il riscalda- mento solare della scuola di Cambiano è integrativo rispetto a quello tradizio- nale dei termosifoni. Ma dà un rendimento consi- derevole. Nel Sud le cose vanno meglio. Nelle regio- ni meridionali d'Italia vi sono iniziative per il ri- scaldamento con il sole prese in collaborazione tra la Fiat e la Fime, la Finan- ziaria meridionale. Presso la Motoraviosud di Brindi- si la Ses — Sistem Energia Sud — ha installato un concentratore solare per la produzione di energia elet- trica e calore, realizzando così il primo allacciamento alla rete elettrica naziona- le di questo tipo. I collettori solari prodot- ti dalla Fiat consentono di utilizzare l'energia spri- gionata dal sole non sol- tanto negli edifici abitati, come scuole e case, ma an- che negli impianti per l'es- sicazione dei prodotti agricoli, il riscaldamento di serre e stalle, la trasfor- mazione dei frutti della terra. Per ritornare agli edifici, va aggiunto che il riscaldamento con l'aria calda fornito dai collettori solari è particolarmente adatto a quegli stabili, co- me locali pubblici e fabbri- che, ove vi sono esigenze di rapido riscaldamento degli ambienti e di fre- quenti ricambi d'aria. Gli studiosi ricordano che «l'umanità ha consu- mato nel nostro secolo e sta rapidamente esauren- do l'energia solare accu- mulatasi nel corso di mil- lenni sotto forma di com- bustibili solidi. Occorre imparare a fare in fretta ciò che la natura ha fatto senza problemi di tempo». E' il concetto che anima gli studi, le sperimentazio- ni e le realizzazioni della Fiat per dare un contribu- to valido agli sforzi che si compiono a salvaguardia dei livelli di vita raggiunti e, soprattutto, per far giungere agli stessi livelli coloro che ne sono ancora molto lontani, oppressi da Concentratore solare, in grado di accumulare e forni- re energia anche in giornate senza sole, installato dalla Ses a Brindisi difficoltà economiche ed. arretratezza sociale. Tra le nuove energie spicca quella nucleare al centro di apppassionate polemiche. Nel 1974 l'Enel incaricò il Consorzio nu- cleare italiano, di cui la Fiat fa parte, di costruire una centrale da 2000 MW. Ma non se ne è fatto nulla. Conosciamo tutti le oppo- sizioni sorte contro la scel- ta della località. Le cen- trali nucleari fanno pau- ra. Sono in molti a temerle ed il fatto che rappresen- tino la soluzione da parec- chi considerate inevitabile per risolvere a fondo la crisi energetica, rende più tragica la prospettiva de- gli oppositori. Sul fronte opposto gli esperti ammoniscono: «£' una situazione che va sbloccata al fine di poter realizzare quelle centrali nucleari di cui il nostro Paese non può fare a meno se non con un forte arresto nel suo sviluppo». Sempre in tema di ener- gia. la Fiat si sta prepa- rando ad affrontare una eventuale, improvvisa mancanza di erogazione, vale a dire il rischio di un black-aut, pericolo reale, incombente. Si sa che l'E- nel ha predisposto misure di emergenza suddividen- do il territorio italiano in zone e compilando un elenco delle categorie di rischio. In questo elenco la Fiat compare due volte: come complesso di edifici e come industria. La preoccupazione maggiore è naturalmente per la prò-, duzione. L'improvvisa mancanza di erogazione di energia potrebbe co- stringere a fermare gli im- pianti. * Per evitare il grosso guaio l'azienda ha preso provvedimenti di soccorso, tra cui l'installazione di piccoli gruppi di generato- ri. Nel caso deprecabile di un black-aut dovrebbe an- che scattare un piano or- ganizzativo: gli apparec- chi meno legati alla pro- duzione dovrebbero essere sollecitamente spenti. Ma questa possibile eve- nienza richiama tutti ad un senso di personale re- sponsabilità. Ancora una volta va detto che c'è di mezzo un interesse comu- ne. Se si prevede di resta- re al buio, prima di arren- dersi ciascuno faccia la sua parte : meglio ridurre i consumi privati che bloc- care le fabbriche. □ Mancateci un'idea Un appello alla collaborazione di tutti: invitiamo i lettori di «illustratofiat» che hanno suggerimenti da dare per ridurre i consumi di energia in casa o in fabbrica a scriverci comunicandoci le loro espe- rienze o proposte. Sono utili anche i piccoli accor- gimenti. Se ne avete adottati o pensate che si pos- sano adottare, fateceli conoscere. Dove il sole può riscaldare una scuola QUADRO ELETTRICO 33.000 kcal/h SCAMBIATORE ACQUA/ACQUA ama risparmio Il Totem con la «127» Agli interventi sul modo di produrre, si aggiungono ini- ziative nuove proiettate an- che all'esterno della Fiat. Il nostro giornale ha già parla- to di una realizzazione del settore automobile: il To- tem. E" un generatore ter- moelettrico modulare com- posto da un motore Fiat 127. un elettrogeneratore e da una serie di scambiatori di calore della Teksid. Può for- nire calore ed energia elet- trica necessaria per quattro abitazioni medie e per picco- li motel. Formando gruppi di più moduli il Totem può es- sere convenientemente im- piegato in attività industria- li, commerciali, agricole con notevoli benefici anche sot- to il profilo ecologico. In particolare, il Totem può servire nelle piccole e medie industrie tessili, ali- mentari. chimiche, della carta, plastica, laterizi; nelle aziende zootecniche e cerea- licole molto meccanizzate : negli ospedali, villaggi resi- denziali, cliniche, collegi, ca- serme, scuole, palestre, uffi- ci; negli hotel, nei centri di acquisti, aeroporti e stazio- ni. Infine unità Totem ali- mentate con biogas possono far funzionare impianti di depurazione delle acque cit- tadine ricavando dal proces- so stesso il combustibile ne- cessario. Combustibili alternativi per i veicoli La Fiat produce veicoli ed i veicoli hanno bisogno di combustibile per muoversi. Si devono razionalizzare an- che questi consumi contro gli sprechi, per il risparmio. Sono dieci anni che l'azien- da opera in tale direzione. Si stima che nel settore delle vetture sia già riuscita a ri- durre del 10 per cento il biso- gno di combustibile. Il calo di consumo della benzina si è ottenuto con il passaggio dalla trazione posteriore al- la trazione anteriore e quin- di con una riduzione del pe- so della macchina. Tale ri- duzione è stata aumentata con un affinamento dei cri- teri di progettazione delle auto e con l'impiego di mate- rie plastiche. Altre innova- zioni : è stata ridotta la resi- stenza aerodinamica e quel- la di rotolamento con i pneumatici a carcassa ra- diale : si è migliorato anche il rendimento dei motori. Il proposito è di prosegui- re su questa strada. Si in- tensificheranno le azioni che già hanno dato buona prova con l'obiettivo di con- seguire una ulteriore ridu- zione dei consumi di carbu- rante di circa il 15 per cento nei prossimi dieci anni. Nel- l'arco di un ventennio il con- sumo di carburante delle auto dovrebbe scendere del 20 per cento rispetto al 1969. Nel progetto che riguarda i consumi delle auto sono presi in considerazione i combustibili alternativi: al- cool metilico ed idrogeno. Possono essere utilizzati da soli o miscelati con la benzi- na. Per l'alcool si dipende dalla disponibilità dei mer- cati. La Fiat ha già oggi in vendita in Brasile motori funzionanti con alcool etili- co. Il rendimento è pari a quello della benzina. Altret- tanto va detto per l'idroge- no. Però non si prevede di poter usare questa sostanza nei prossimi dieci anni. L'i- drogeno è caro, il suo prezzo non è competitivo e manca Ritmo: studiata alla galleria del vento per contenere i consumi una adeguata rete di distri- buzione. Secondo i compe- tenti l'uso dell'idrogeno è una prospettiva che va cura- ta per un futuro lontano. Tra i veicoli prodotti dal Gruppo Fiat ci sono quelli industriali per il trasporto di merci o collettivo di persone. E' un campo in cui il proble- ma del consumo di combu- stibile è sempre stato pre- sente perché, come tutti sanno, il prezzo del carbu- rante incide sul costo del servizio con ripercussioni sensibili sui generi di prima necessità e sui bilanci delle famiglie. Negli ultimi dieci anni il consumo di combustibile dei veicoli industriali della Fiat è sceso del 5 per cento per miglioramenti di carattere motoristico e del 10 per cen- to per la riduzione delle energie dissipate a pari pre- stazione. Sono risultati a cui l'azienda non guarda come a traguardi definitivi. Le ri- cerche sui motori, sulle car- rozzerie, sulle prestazioni dei veicoli in genere prose- guono e già si intravedono buoni successi a breve ter- mine. Nello spazio di tempo di 3-5 anni i tecnici prevedo- no miglioramenti che con- sentiranno di ridurre anco- ra il consumo di carburante dei veicoli industriali di un altro 5 per cento. □