AUTO Maserati Torna il tridente Tutte le versioni migliorate per contenuti e affidabilità. In primavera sarà presentata la Quattroporte che continuerà la tradizione della Casa modenese nel campo delle berline di lusso ad alte prestazioni GIANCARLO RIOLFD Il marchio con il tridente è tra quelli che hanno fatto la storia dell'automobilismo sportivo: centinaia di vittorie, comprese due 500 Miglia di Indianapolis (nel 1939 e nel 1940) e un campionato mondiale di Formula 1, con Manuel Fangio, nel 1957. Sulle Maserati hanno corso campioni come Borzacchini, Varzi, Nuvolari, Farina, Stirling Moss. Soprattutto, la Casa modenese vuol dire automobili di grande prestigio: dall'atelier di via Ciro Menotti sono uscite fuoriserie per clienti straordinari, come lo Scià di Persia e l'Aga Khan. Ora la Fiat, che dalla scorsa primavera ha acquisito l'intera proprietà dell'azienda, rilancia la sfida per riportare il Tridente al posto che gli compete nel panorama automobilistico mondiale. Da sempre tecnica raffinata e cura artigianale sono alla base del successo della Maserati. Fondata dai quattro fratelli Maserati a Bologna nel 1914, la Casa ha vissuto nella sua storia fasi alterne. Nel 1937 i fondatori cedono l'azienda alla famiglia Orsi che, nel 1940, trasferisce l'azienda da Bologna a Modena. Nel 1968 la Maserati passa alla Citroen. Un matrimonio difficile, dal quale nasce la "Sm", una vettura sportiva che unisce le avanzate soluzioni tecniche della Casa francese con la potenza di un motore italiano. Dopo sette anni (sia- Gloriose Maserati Il 1957 è un anno d'oro per la Maserati. Manuel Fangio, al volante della 250F, è per la quinta volta campione del mondo di Formula 1. Lo stesso anno la Casa del Tridente compie un passo decisivo: inizia la produzione della 3500Gt, la prima Maserati costruita in serie. In realtà, è dal 1954 che dallo stabilimento modenese escono vetture granturismo, ma è un'attività "sartoriale", riservata a pochi facoltosi clienti. Sei cilindri. 235 Cv nella versione a iniezione (è una delle primissime auto a impiegare questa soluzione), la 3500Gt raggiunge i 235 chilometri l'ora. Una velocità eccezionale per anni in cui la maggior parte delle automobili toccava appena i 100 all'ora e la più potente coupé Porsche faceva i 180. Il successo della 3500Gt apre la strada ad altri modelli. Nel 1959 nasce la 5000Gt, un esemplare unico costruito per un cliente speciale: lo Scià di Persia. Carrozzata da Touring, ha un motore otto cilindri a V di cinque litri che sviluppa 350 Cv. La velocità massima è di 280 chilometri l'ora. Subito piovono ordini da altri facoltosi clienti e la stessa meccanica viene impiegata per un piccolo numero di vetture allestite dai migliori carrozzieri. Nel 1962 è la volta della "Quattroporte", una berlina imponente e briosa. Sarà seguita, dodici anni dopo dalla Quattroporte II carrozzata dall'Italdesign. Un esemplare verrà acquistato dal Quirinale e diventerà l'auto preferita da Sandro Pertini. Nel 1963 appare la Mistral, una sportiva a sei cilindri con la quale inizia la tradizione di assegnare alle auto del Tridente il nome di un vento. Ecco così la Ghibli (1966), granturismo con un motore otto cilindri ILLUSTHATO ♦ GENNAIO 1994 10