I Dal telefono bianco al cellulare. I primi squilli di telefono, in Italia, risuonano a Milano nel 1877. Cinque anni dopo gli abbonati sono 1900. Che diventano 146.000 nel 1925 e 290.000 nel 1930. Ma bisogna aspettare fino al 1933 perchè si possa cominciare a parlare di sviluppo organico e integrato delle telecomunicazioni italiane. Il 21 ottobre di quell'anno, a Torino, ABBONATI AL SERVIZIO TELEFONICO (d«l 1952 al 1992) 23.708 «2.01) 000 N' migliaia Densità (N* per 100ab.) 345 620 1.161 (0,83) (242) ma ■■ 19S2 1942 1952 1962 teleselezione poco anche il 1972 1982 1992 nasce la STET, acronimo di Società Torinese Esercizi Telefonici. E' 1' IRI che la vuole e che le assegna quei compiti organizzativi, tecnico-economici e finanziari che ancora oggi svolge, anche se in uno scenario e con obiettivi e strategie ben diversi. Allora i telefoni erano bianchi al cinema e neri nelle case, appesi al muro in corridoio. Oggi gli abbonati sono quasi 24 milioni: usano il cellulare, il fax di Gruppo IV, la intercontinentale; fra videotelefono. Allora si contavano sulle dita di una mano, le aziende controllate dalla STET attraverso partecipazioni totalitarie, di maggioranza o di controllo. Oggi sono più di cento. E costituiscono un Gruppo integrato, con tre grandi settori di attività (servizi, industria, informatica) e con risorse umane e professionali di prim'ordine. Che ne fanno una delle più cospicue realtà imprenditoriali internazionali. Un sistema di telecomunicazioni all' avanguardia nel mondo. Un grande piano di investimenti (migliaia e migliaia di miliardi), realizzato nella seconda metà degli anni '80, ha consentito al Gruppo STET di colmare alcuni ritardi nei confronti dei principali Paesi. Oggi il Gruppo dispone di tecnologie d'avanguardia e le introduce con tempestività nella rete e nelle applicazioni industriali. Le fibre ottiche e le tecnologie numeriche, che trasformano le centrali telefoniche in potenti computer, sono ormai ampiamente diffuse nella rete che collega tra loro le città italiane. La "numerizzazione" delle centrali urbane ha raggiunto nel primo semestre di quest' anno il 52.2% del totale. Il servizio radiomobile, il fax, la trasmissione dati, la videoconferenza, la rete ISDN stimolano il dinamismo e l'efficienza di aziende, manager e professionisti. E danno ragione a chi definisce le telecomunicazioni una struttura portante per lo sviluppo del Paese. Il nuovo assetto organizzativo dei servizi di telecomunicazioni, un altro decisivo passo avanti. Gli investimenti del Gruppo in tecnologia e professionalità della più alta specializzazione hanno portato il Gruppo STET, e quindi le telecomunicazioni italiane, ad un altissimo livello di competitività internazionale. ad un più forte orientamento al mercato. Le cifre del Gruppo STET. L' impegno STET è confortato anche dai risultati economico-finanziari da anni e anni in crescita. Il conto economico consolidato del primo semestre di questo anno ribadisce la solidità del Gruppo e lascia prevedere una crescita del 10% del fatturato, con un livello di investimenti superiore a 9.000 miliardi. PRINCIPALI DATI SUL GRUPPO STET l°semestre Tsemestre esercizio 1993 1992 1992 Ricavi di vendita 14.242 12.526 27.167 Margine operativo lordo 7.261 6.519 13.505 Risultato 2.823 prima delle imposte 1.788 1.566 Tutto Quello Che C'è Da Sapere Sulle Telecomunicazioni Italiane Ma un nuovo passo avanti, decisivo per la qualità globale del servizio offerto agli utenti, sta per essere compiuto, attraverso la razionalizzazione dell' intero sistema delle telecomunicazioni italiane. Nel corso del 1994, SIP, Italcable, Telespazio, Sirm, Iritel saranno fuse in una unica società che gestirà tutti i servizi di telecomunicazioni italiane. La STET è impegnata da anni per raggiungere questo risultato che consentirà di delineare nuovi e ancor più efficienti schemi organizzativi e gestionali, insieme DATI CONSOLIDATI DEL GRUPPO STET DEGLI ULTIMI VENTI ANNI (1972-1992) B 000 Investimenti lonli (Ure mMi) •— ooo FnmnitD Ibw mUit Perennale In- nigl.) 130,0 10637 j"L° HI IHJ M uhi 1972 1977 1982 1987 1992 MMlJIIIrt Il Gruppo STET in Borsa. L1 andamento positivo è confermato anche dalla Borsa, che vede quotate quattro aziende del Gruppo (STET, SIP, Italcable e Sirti) con migliaia di azionisti privati. Aziende che hanno sempre dato soddisfazioni agli investitori. La STET in particolare, pur salvaguardando l'equilibrio economico-finanziario e rafforzando la struttura patrimoniale, ha sempre considerato fondamentale la remunerazione del capitale. Verso nuovi e più allargati orizzonti. Le telecomunicazioni del futuro (un futuro molto prossimo) prefigurano scenari e mercati di dimensioni mondiali, nei quali il Gruppo si muove su due fronti. Sul fronte delle alleanze, dove sarà definita una alleanza globale con partner di livello internazionale. Mentre procedono le trattative, sono già stati stretti importanti accordi su aspetti specifici, come quello recente con la Bell Atlantic, per la costituzione di una joint-venture a maggioranza STET nel mercato multimediale in Italia. Sul fronte della penetrazione nei Paesi caratterizzati da un forte potenziale di crescita in fatto di telecomunicazioni, STET ha in atto acquisizioni, partecipazioni e joint-ventures negli Stati Uniti, nell' America Latina, nella Europa dell' Est, nel bacino del Mediterraneo. E in molti altri Paesi è in gara: per spingere il lavoro e la tecnologia italiana a superare sempre nuovi traguardi, a spostare sempre più in là 1' orizzonte. *** gfcsTET * + * Le telecomunicazioni italiane.