TEMA DEL MESE dove va l'economia Flessibili per crescere ness, politiche industriali e strategie aziendali. - Professor Guerci, nel 1994 le economie dei maggiori Paesi industriali hanno dato segni di ripresa. Quali sono le prospettive di sviluppo per il '95? «Diverse economie internazionali in questo momento hanno il problema di raffreddare i ritmi di crescita, piuttosto che di rafforzarli. Una ripresa troppo veloce, infatti, potrebbe favorire l'inflazione. Tutte le economie che tirano il progresso mondiale, a partire da quella americana, senza dimenticare quelle emergenti dell'estremo Oriente, hanno dei buoni ritmi di crescita. Le prospettive, tuttavia, non sono uniformi ma a "macchia di leopardo". Insomma: c'è chi riuscirà ad agganciare il treno e altri che arriveranno in ritardo». - In questo scenario, come si colloca il nostro Paese? «Ho qualche perplessità sulla ripresa completa dell'economia italiana: temo che riguarderà solo le aree forti del Paese. Rimarrà al di sotto delle potenzialità il Sud, nonostante qualche importante insediamento industriale. La ripresa italiana dipende molto dall'equilibrio monetario e finanziario sui mercati internazionali. Occorre dare un chiaro segnale di rientro dal debito pubblico». - Che cos'altro serve? «La fiducia. Non penso tanto ai due milioni di miliardi di disavanzo, cioè agli oltre 30 milioni di cre- Carlo Mario Guerci indica quattro tipi di flessibilità: del lavoro, delle professioni, delle organizzazioni e del sistema-Paese. Ma prima è indispensabile ridurre il disavanzo dello Stato FRANCESCO NOVO Dove va l'economia italiana? Come reagisce alle turbolenze dei mercati valutari e all'incertezza politica? Quali sono le prospettive dell'industria? Che cosa devono fare le imprese per vincere la sfida della competitività? Per interpretare il complesso scenario che ci circonda e trarre qualche indicazione, abbiamo intervistato Carlo Mario Guerci, docente di Economia all'università Statale di Milano, autorevole editorialista e consulente di analisi di busi-