li] Le lettere vanno inviate a questo indirizzo: illustrato, Filo diretto con Paolo Cantarella. Si può utilizzare il tagliando LI] (è a pagina 11) con l'affrancatura a carico del destinatario. Le domande devono possibilmente essere di interesse generale. SCUOLA E INDUSTRIA Egregio ingegner Cantarella, il post-diploma con laurea breve di tre anni a ca- rattere tecnico può essere un valido rimedio ad una scuola che non prepara al lavoro, perché no- zionistica e lontana dalla realtà? Nel nostro Paese ci sono troppi laureati in lettere, in giurispruden- za, in sociologia: lauree che troppo spesso porta- no alla disoccupazione. Servono titoli di studio orientati alle nuove teconologie e fabbriche, co- me in Germania, dove i corsi professionali sono una cosa seria. Perché la Fiat non segue con deci- sione la strada di un più stretto e profìcuo rap- porto tra scuola e industria? Grazie. Marco De Paoli, Bolzano La scuola, come lei osserva, è stata tradizionalmente poco orientata a preparare i giovani per un inseri- mento nell'attività lavorativa che sia subito effica- ce per il neoassunto e per l'Azienda. Da noi anche le lauree tecniche tendono a preparare in modo ade- guato sul piano teorico (in questo senso la nostra situa- zione è più qualificata che in altri Paesi) ma sono spes- so insufficienti nel fare apprendere ai giovani quanto di concreto e operativo servirebbe per inserirsi presto e bene in un contesto produttivo. La soluzione di questo problema è es- senzialmente legata alle capacità che la scuola e l'industria intendano e sappiano mettere insieme per un investimento congiunto sui giovani. La Fiat ha sempre creduto e operato in questa direzione: i rap- porti di collaborazione con le scuole e le università sono molte- plici, spaziano in diversi ambiti e sono in continuo aumento. In par- ticolare siamo convinti che i diplo- mi universitari a indirizzo tecnico rappresentino un'opportunità per SCRIVERE A illustrato ANCHE VIA INTERNET indirizzare la preparazione dei giovani alle esigenze del- l'Azienda. In questo senso è in atto (come riferiamo proprio in questo numero del giornale, n.cl.r.) un'inizia- tiva progettata tra Fiat e Politecnico per un diploma uni- versitario in Ingegneria Logistica e della Produzione. Si tratta di un corso quadriennale riservato ai giovani di- plomati che siano motivati a raggiungere un traguardo di qualificazione importante che può aprire concrete potenzialità di crescita e di sviluppo professionale. MIGLIORAMENTO CONTINUO Egregio ingegner Cantarella, nelle officine si sta facendo un notevole sforzo per fare bene le cose la prima volta, così da evita- re costi per pezzi di scarto, aggiustamenti, eccete- ra. Purtroppo, non sempre si è supportati ade- guatamente. E la mano d'opera sta diventando anziana, i giovani sono una minoranza. Mi pare di avvertire un appiattimento che non aiuta certo chi ha maggiore capacità e voglia di fare. Uno sti- molo potrebbe venire dalle incentivazioni, non necessariamente in denaro, ma con iniziative del tipo "Vieni, ti presento la mia Ute". Altri argomenti che non mi sembrano seconda- ri: chi desidera essere trasferito in un altro stabi- _| limento non sempre viene preso in considerazione; ci sono i tra- sferimenti temporanei che di- ventano definitivi e a volte le promesse non sono mantenute. Grazie. Potete scrivere alla rubrica Filo diretto con Paolo Cantarella o spedire lettere a illustrato anche usando Internet. Ecco il nostro indirizzo di posta elettronica: illustrato@satiz.it Invitiamo i lettori a essere concisi e a trattare argomenti di interesse generale. Giuseppe Cervellino, Milano o letto con grande piacere il | giudizio sugli sforzi effettuati nelle officine per "far bene le cose la prima volta": significa che questo modo di lavorare è stato interiorizzato da tutti i dipendenti ► Hi : kjJUl fu/v \ ORE DELEGATO DELLA FIAT I | gg ■ ILLUSTRATO GIUGNO 1997 85 '