filo diretto con paolo cantarella ► ► e non può che portare a risultati positivi, non solo sulle li- nee ma anche negli uffici. Sono molte le iniziative avviate dall'A- zienda per aumentare il coinvol- gimento e la responsabilizzazio- ne dei dipendenti, favorendo contemporaneamente il gioco di squadra. Oltre all'organizzazione in team, penso alle proposte pro venienti da un numero sempre maggiore di persone che presen- tano soluzioni migliorative di prodotto e di processo ricevendo dall'Azienda un riconoscimento economico; o, ancora, a numero- se altre iniziative (come quella segnalata nella lettera) che accre- scono lo spirito di appartenenza e gratificano i lavoratori. Anche dal punto di vista della comunicazione l'Azienda sta la- vorando per migliorare conti- nuamente il "clima". Due esem- pi su tutti: le informazioni sui nuovi modelli date in anteprima rispetto ai lanci commerciali e i fcimily day che riscuotono sem- pre un notevole successo. Per quanto riguarda i giovani, è vero che in alcuni stabilimenti sono una minoranza, ma è al- trettanto vero che una fabbrica come Melfi ha un'anzianità me- dia di 26 anni, compreso lo staff dirigenziale. I periodi di crisi del mercato automobilistico hanno rallentato il naturale corso delle assunzioni. Ma per chi ha capa- cità e voglia di fare ci sono mol- te possibilità di crescere profes- sionalmente. Al di là dei singoli temi sollevati dalla lettera, mi sembra importante sottolineare come la partecipazione, il coin- volgimento e la "passione" siano la strada obbligata per migliora- re la qualità del lavoro e, quindi, del prodotto. GIUGNO 1997 ILLUSTRATO Torna il turbodiesel a iniezione diretta Caro illustrato, vorrei do- mandare agli esperti perché sulle auto Fiat non si monta più il propulsore turbodiesel ad iniezione diretta. Vi posso assicurare, per esperienza per- sonale, che le doti di elasticità e di consumi della Croma TD ID con 200 mila chilometri, uno dei diesel che abbiamo in famiglia, sono superiori a quelle degli altri modelli TD ad iniezione indiretta. Grazie. Quinto Bornengo, Torino Caro illustrato, leggo spesso la rivista da mio padre, pensionato Fiat. Ho una Fiat Uno che presto cambierò. Vor- rei acquistare un'auto diesel, perché la famiglia sta aumen- tando e la distanza dal posto di lavoro è notevole. Ecco la mia domanda: quando uscirà una vettura del segmento B o C con motore turbodiesel ad iniezio- ne diretta? Grazie. Claudio Ravera Villastellone (Torino) Sono un appassionato di mo- tori e leggo con molto inte- resse illustrato. Vorrei sapere perché oggi le vetture diesel del Gruppo non utilizzano il sistema ad iniezione diretta, per altro inventato e utilizzato per la prima volta proprio da Fiat (vedi Croma ID 1989)? Ed ancora: quando vedremo que- sta innovazione, vantaggiosa dal punto di vista dei consumi e della dinamicità, installata su tutti i modelli del Gruppo? Grazie e cordiali saluti. Alessandro Bracaglia, Roma Risponde la Direzione Pro- dotto della Fiat Auto. Nel campo dell'iniezione diret- ta Fiat, in questi ultimi anni, ha concentrato i propri sforzi nella realizzazione di un sistema di iniezione con caratteristiche for- temente innovative. I risultati conseguiti, sono tali da aver per- suaso l'azienda tedesca Bosch, leader mondiale nella produzione di sistemi di iniezione, ad acquisi- re i brevetti da noi depositati e avviare lo sviluppo industriale del dispositivo. In autunno l'Alfa Ro- meo lancerà sul mercato la "156" ine parliamo a pagina 14) dota- ta di motore diesel a iniezione di- retta, con il quale contiamo di co- niugare parsimonia dei consumi, eccellenza di prestazioni, dolcez- za di funzionamento ed elasticità confrontabili a quelle delle ver-