FiatGeotech le scienze per la terra Presentata ufficialmente la società caposettore che dal 1° gennaio raggrupperà Fiatagri e Fiatallis. Alla 18? Eima di Bologna grande interesse per i trattori da 40 chilometri orari. Le nuove tecnologie dello stabilimento di Jesi 8 illustratofìat dicembre 87 di LORENZO BORTOLIN Air Eima spunta un «leprotto» fra PER i molti giornali- sti che martedì 10 novembre sono in- tervenuti, nel Centro Incontri Villa Cesis di Modena, alla conferen- za stampa Fiatagri in occasione della diciotte- sima Eima (di cui par- liamo a lato), la notizia più importante si può riassumere in una pa- rola, anzi in un mar- chio: FiatGeotech. E' questo, infatti, il nome della nuova so- cietà caposettore che dal primo gennaio pros- simo raggrupperà tutte le attività coordinate fino ad oggi da Fiatagri e Fiatallis. E quali sia- no i suoi programmi lo si capisce dalle parole che accompagnano il marchio quasi come uno slogan: «tecnologie per la terra». La nuova società, come ha detto il suo presidente ingegner Giancarlo Vezzalini, avrà sede a Modena, dove Fiat ha da sempre la «base» delle attività nella meccanizzazione agricola. Unica quindi la struttura degli enti centrali: amministra- zione, finanza, perso- nale e sistemi informa- tivi, acquisti, gestione ricambi. Fiatagri e Fia- tallis, a loro volta, sa- ranno divisioni operati- ve con autonomia nelle rispettive aree di pro- gettazione, produzione e commercializzazione. FiatGeotech disporrà di dieci stabilimenti (cinque in Italia), occu- perà 14 mila dipendenti (di cui 9200 nel nostro Paese), prevede di rea- lizzare nel prossimo anno un fatturato di circa 2800 miliardi di lire e per il triennio 1988-90 ha in program- ma 310 miliardi di inve- stimenti. Ovviamente saranno mantenuti i marchi commerciali, noti da tempo in tutto il mon- do. Si avranno quindi, da un lato, i trattori Fiat, le mietitrebbie La- verda, le macchine da raccolta Hesston e le vendemmiatrici Braud; dall'altro i dozer, i mo- torgrader, le pale gom- mate e cingolate Fiatal- lis e gli escavatori gom- mati e cingolati Fiat- Hitachi. «Unendo queste atti- vità — ha osservato Vezzalini — è possibile abbassare i nostri costi e soprattutto migliorare le nostre posizioni in un mercato che negli ulti- mi dieci anni ha regi- strato ovunque pesanti crolli nelle vendite». FiatGeotech intende innanzi tutto offrire alla clientela nuovi mezzi e servizi che con- sentano un aumento della produttività e una riduzione dei costi d'e- sercizio, poi affinare le tecnologie produttive per un'ulteriore cresci- ta del controvalore dei mezzi L'enorme affluenza di visitatori alla diciot- tesima Eima — l'esposi- zione internazionale di macchine agricole che si è svolta a Bologna dall'll al 15 novembre scorso — ribadisce an- cora una volta quanto la manifestazione sia un punto di riferimento obbligato per gli opera- tori di tutto il mondo, specie in questi anni caratterizzati da conti- nue pesanti flessioni nelle vendite. Nell'ultimo decennio, infatti, problemi di ca- rattere mondiale come il calo del prezzo del pe- trolio, l'andamento del dollaro, l'aumento dei tassi di inflazione e le difficoltà economiche dei Paesi in via di svi- luppo si sono uniti a problemi specifici del settore agricolo, come le eccedenze nei Paesi occidentali, l'autosuffi- cienza alimentare di Paesi quali India e Cina un tempo impor- tatori, la «guerra dei prezzi» tra l'Europa e il Nord e Sud America. L'insieme di questi fattori ha portato a una forte incertezza nella produzione agroa- limentare, con gli ope- ratori che ormai vedo- no la loro attività re- munerata solo in parte e in qualche caso addi- rittura non ricompen- sata. La reazione degli agricoltori, specie se con aziende di medie e piccole dimensioni, è stata immediata: il blocco degli investi- menti per il rinnovo del parco macchine. Nell'ultimo decennio le vendite di trattori e macchine agricole han- no registrato un calo del 40 per cento in Eu- ropa e del 50 per cento nel Nord America; nel solo anno in corso c'è stata un'ulteriore con- trazione del 6 per cen- to. E' un crollo superio- re alle stesse pessimi- stiche previsioni via via formulate dalle Case costruttrici, con il risul- tato purtroppo noto che tutti i produttori hanno ridimensionato le loro attività, chiuso stabilimenti e in qual- che caso sono usciti dal mercato. La Fiat ha reagito creando la «full line» Fiatagri (Fiat Trattori, Laverda, Hesston e Braud), snellendo le proprie strutture, rea- lizzando importanti in- vestimenti per il rinno- vo di tutte le linee di prodotto e il migliora- mento della rete distri- butiva e dei servizi, In questo modo ha consolidato il primo po- sto in Europa nella vendita di trattori, di- stanziando di vari pun- ti percentuali le Case concorrenti, e il terzo posto a livello mondiale (ma è al primo conside- rando i soli trattori a cingoli e a doppia tra- zione). In questo contesto sempre più difficile, quali sono allora le pro- spettive per l'agricoltu- ra e le Case costruttri- ci? Secondo l'ingegner Giancarlo Vezzalini si scorgono fermenti, en- tusiasmo e inventiva per reagire alla crisi con soluzioni innovati- ve (come le iniziative su kiwi, soja e nuovi pro- dotti alimentari), una migliore qualità, appli- cazione di tecnologie impensabili qualche anno fa e un certo di- namismo di organizza- zioni e aziende per in- tervenire a livello indu- striale nella commer- cializzazione e trasfor- mazione dei prodotti, prevedendo utilizzi an- che non alimentari. «Fiatagri — ha osser- vato Vezzalini — ha fi- ducia nel valore perma- nente del settore prima- rio e nelle capacità im- prendi tonali dell 'im- presa agricola. L'aumento delle prefe- renze che ci vengono ovunque riservate ci conforta e ci sprona a fare meglio. Infatti, an- che se è difficile pensare a una ripresa delle ven- dite nel breve periodo, la meccanizzazione sarà sempre più un supporto prezioso e indispensabi- le per produrre econo- micamente. «Fiatagri già dalla fase di progettazione punta a mezzi che, sen- za concessioni all'emo- tività o all'applauso fa- cile, rispondono alle ef- fettive esigenze degli operatori perché assicu- rano un reale migliora- mento delle prestazioni e sono economicamente validi». In considerazione di queste esigenze e come era visibile negli arric- chimenti disposti sui mezzi presentati all'Ei- ma, Fiatagri ha svilup- pato soluzioni che ad esempio consentono ai trattori — simpatica- mente identificati dalla sagoma di un «leprot- to» stilizzata sul cofano — di raggiungere la ve- locità massima su stra- da di 40 chilometri ora- ri. Questo è ottenuto, a seconda dei modelli, con un cambio dotato di riduttore idraulico senza interruzione di moto, chiamato «Hi- Lo», o con un «overdri- ve» meccanico o con un'adeguata coppia co- nica anteriore e poste- riore. L'impianto fre- nante è stato quindi potenziato per essere sicuro e potente in ogni condizione d'impiego Qui sopra e nella foto centrale, due inquadrature dello stand Fiat Trattori all'Eima '87